Arte e storia

Duomo di Cagliari

La cattedrale di Santa Maria, risalente al 1200, svetta sul quartiere di Castello con una mole imponente, affiancata a Palazzo Regio e all’antico Palazzo di città.

La chiesa fu costruita in forme gotico-romaniche, ma troviamo successivi interventi in stile pisano, catalano-aragonesi, barocco e neoromanico.

La sua cupola è inconfondibile e la fisionomia slanciata insieme alla facciata di marmo ne esaltano la maestosità.

La pianta è a croce latina: tre navate e transetto, pavimento in marmo e cappelle arricchite da opere come il tabernacolo d’argento e la Sacra Spina.

All’interno si trovano numerose opere d’arte di grande valore e sotto l’altare troviamo invece il santuario dei Martiri, una cripta scavata nella roccia (1618), che conserva 192 reliquie, distribuite in nicchie, opera di maestri cagliaritani e siciliani. Nella sacrestia è conservato il tesoro della cattedrale: spiccano il Trittico di Clemente VII, attribuito a una bottega fiamminga (XV secolo), il Retablo dei Beneficiati, creazione di artisti napoletani e il meraviglioso paliotto opera di argentieri palermitani.

Cittadella dei Musei

La Cittadella dei musei, nel quartiere Castello, dal 1979 è il maggior complesso museale isolano.

Al suo interno, oltre ad ammirare panorami della città, potrai visitare edifici che custodiscono preziose collezioni storico-artistiche e mostre temporanee.
Troverai il museo delle cere anatomiche, il museo d’arte siamese che espone la più ampia collezione del genere in Europa, il museo archeologico nazionale, uno spazio dedicato alla ricostruzione del tophet di Tharros, altri due piani che illustrano siti del sud Sardegna e dell’Oristanese e le statue dei Giganti di Mont’e Prama.

Potrai visitare il museo etnografico, dove troverai circa 1300 ‘pezzi’ esposti a rotazione: tessuti e ricami, cassapanche, cestini, gioielli in oro e argento, ceramiche, armi antiche, stemmi nobiliari, rosari, amuleti, bottoni, spuligadentes (pulisci-denti) e un acquamanile islamico in bronzo (XII secolo).

A pochi passi dalla Cittadella, potrai visitare i giardini pubblici: all’interno troverai un gioiello architettonico settecentesco oggi galleria d’arte di Cagliari.

Anfiteatro romano di Cagliari

L’anfiteatro, costruito sulle pendici meridionali del colle di Buoncammino, in origine occupava più di mille metri quadri, aveva un perimetro di 120 metri e una facciata alta venti metri, abbellita da colonne e statue. Parte delle gradinate (cavea), l’arena, i corridoi e altri ambienti furono scavati nella roccia viva, il resto realizzato con blocchi di calcare bianco. Oggi puoi ammirare parte della cavea e, sotto, le stanze per gladiatori, le celle per gli animali e l’infermeria.

Le gradinate, di tre ordini, accoglievano diecimila spettatori di tutte le classi sociali, che assistevano, al mattino, a lotte tra uomini e belve importate dall’Africa, a pranzo, a esecuzioni capitali e, di sera, dopo i banchetti, allo spettacolo più atteso: lotte tra gladiatori reclutati non solo nell’Isola e duramente allenati in un luogo dove oggi c’è l’Orto dei Cappuccini.

L’anfiteatro serviva anche per il recupero di acque piovane: la forma a imbuto della cavea permetteva che defluissero in un pozzetto. Con l’avvento del Cristianesimo, le lotte gladiatorie divennero sempre più impopolari, sinché furono proibite per legge (438 d.C.). Da allora l’edificio divenne cava d’estrazione. La spoliazione terminò soltanto nel XIX secolo.